Cos’è e cosa significa lavorare nel Controllo di Gestione

Controllo di Gestione

Chi fa Reporting e Controllo di Gestione, cosa fa e come diventarlo: tutto ciò che c’è da sapere

Analizziamo la figura dell’addetto al Reporting e Controllo di Gestione. Vediamo chi è, quali attività è chiamato a svolgere, quanto guadagna in media e quale percorso è preferibile seguire per intraprendere questa professione.

Prima di iniziare 

Breve premessa: coordinare le varie aree aziendali è complicato. Fornire le informazioni corrette a chi deve assicurare i risultati richiesti dagli investitori e dal mercato è fondamentale. Come fare in questi casi?

Pianificazione. Controllo. Reporting.

Sono le funzioni che permettono l’analisi dei fattori critici di successo e determinazione degli indicatori chiave (i Key Performance Indicator). Sono tecniche e strumenti di controllo e di gestione che variano da un’azienda all’altra.

Concentrandoci in particolare sul reporting che, all’interno del sistema amministrativo contabile, si inserisce nell’area della rappresentazione e comunicazione periodica dei risultati. Attraverso cosa?

Prospetti riepilogativi e sintetici detti: report.

Il reporting quindi è un insieme strutturato di rendiconti periodici di controllo, il cui obiettivo è informare sull’andamento aziendale. I report possono essere anche di tipo valutativo. I dati stessi permettono di valutare le performance dei manager e le loro capacità.

Queste sono le domande alle quali risponderemo in questo articolo

Chi è il controller o responsabile del controllo di gestione?

Se avete letto il paragrafo sopra, sarà ormai chiaro.

Il responsabile del controllo di gestione (o controller) è colui che, in tutti i tipi di imprese, interpreta e valuta l’attività aziendale.

Si occupa soprattutto di:

  • analizzare la contabilità analitica;
  • stendere il rapporto di gestione;
  • analizzare documenti e relazioni;
  • analizzare e controllare l’andamento economico finanziario.

Il Controller interviene a supporto delle diverse funzioni aziendali per un reale controllo dell’attività. Si può parlare di controller commerciale (specifico per la politica commerciale dell’azienda) o industriale (supervisiona i processi produttivi aziendali).

In sintesi, l’addetto al Controllo di Gestione è responsabile di tutte quelle attività specifiche che permettono di mantenere costante il monitoraggio della “performance”, il risultato tangibile degli obiettivi raggiunti dall’azienda.

Perché è importante il Controllo di Gestione

Facile. Grazie all’attività del Controller, il management dispone di tutti gli elementi necessari per prendere decisioni su eventuali strategie correttive. Vediamo come funziona.

Per poter operare è importante che il controller abbia continui contatti con tutti i comparti dell’organizzazione:

  • commerciale, per verificare l’andamento delle vendite e l’analisi delle differenze tra dati effettivi e previsioni;
  • produzione, per valutare periodicamente costi e tempi di lavorazione rispetto agli standard prefissati;
  • acquisti, per verificare le quotazioni di mercato dei beni e servizi comprati dall’impresa;
  • l’area del personale, per quel che riguarda i costi totali relativi ai dipendenti e ai collaboratori;
  • l’area della qualità, per rilevare i parametri ottimali di produzione e la partecipazione alla definizione degli obiettivi della qualità stessa.

È da queste aree che riceve ogni informazione necessaria per misurare e confrontare i costi ripartiti per sezioni. Per una panoramica dei modi attraverso cui il Controller opera per l’azienda, date uno sguardo all’immagine sotto:

Come un controller opera per l'azienda

Quali competenze avere per diventare Responsabile del Controllo di Gestione?

Il Controller è un tecnico di alto livello che deve conoscere:

  • natura, funzione e sistema delle imprese.
  • Strutture e processi lavorativi, relativi all’organizzazione aziendale.
  • Metodi per effettuare le rilevazioni contabili, nonché per stendere ed analizzare il bilancio.
  • Tecniche per la rilevazione del fabbisogno finanziario.
  • Applicazioni statistiche e teorie della probabilità.
  • Tecniche di previsione, di controllo e di reporting.

Il Controller deve essere in grado sia di impostare il piano dei conti e le procedure amministrative, in coerenza con le norme civilistiche e fiscali. Deve anche essere in grado di redigere un bilancio e di gestire il software che permette l’informatizzazione delle procedure contabili e dei modelli di controllo gestionale. 

Per svolgere questi compiti sono sempre più richiesti sia la conoscenza dei sistemi operativi ERP (Enterprise Resource Planning) e SAP (System Application and Products), sia la capacità d’uso di sistemi di controllo di gruppo. 

E per non farci mancare nulla, aggiungiamo nel mix le capacità di relazioni interpersonali, l’attitudine al lavoro di gruppo e alla gestione del tempo. E dello stress, che non fa mai male.

Come diventare Responsabile del Controllo di Gestione?

Per aspirare alla posizione di Responsabile del Controllo di Gestione, è preferibile una laurea in discipline economiche (economia aziendale, economia e commercio, scienze bancarie) o in ingegneria gestionale.

Ma, siamo realisti: in questa economia una laurea (per quanto buona e sudata, lo sappiamo) non è una garanzia che ci verrà concessa una tale responsabilità. 

Molte imprese considerano fondamentale la formazione continua, master post laurea specifici in Amministrazione, Finanza e Controllo o precedenti e consolidate esperienza lavorativa. E, ovviamente, un continuo aggiornamento professionale sui nuovi sistemi informatici per il controllo di gestione.

Ogni mattina un Controller si alza e sa che dovrà correre più veloce degli ultimi aggiornamenti. Consideriamo la continua evoluzione delle norme nazionali e comunitarie: per fare degli esempi, ci sono cambiamenti costanti che riguardano le direttive sulla composizione dei bilanci di esercizio a livello europeo e le disposizioni relative al costo del lavoro, agli adempimenti fiscali, e in generale di tutto quanto viene conteggiato tra i costi dell’impresa. Oof!

Quali sono gli sviluppi di carriera e con chi collabora il Responsabile di Controllo di Gestione?

Da grandi Controller derivano grandi responsabilità (eheh)! 

Nelle aziende medio-piccole il Controller dipende dal Direttore Amministrativo ed è responsabile della contabilità industriale. Nelle aziende grandi, la collocazione tipica del Controller è nello staff della Direzione Generale con funzioni di grande responsabilità.

La posizione di Controller è quella più elevata all’interno del servizio di Controllo di Gestione, per cui vi si può accedere anche da altre posizioni del settore amministrativo e finanziario, come l’Internal auditor o il Responsabile della contabilità. Ovviamente, avendo maturato una certa esperienza.

Se il controller ha un gruppo di collaboratori da gestire, può arrivare alla Direzione Amministrazione e Controllo.

Ma perché fermarsi? Un miglioramento ulteriore può essere ottenuto diventando Esperto di progettazione di sistemi informativi, statistici e probabilistici. Nuove opportunità potrebbero essere anche fornite dallo svolgimento di un’attività autonoma, come Consulente per le imprese o nell’ambito delle società di auditing. Gli interlocutori del Controller sono i Responsabili dei Servizi Contabili aziendali. La figura del Controller può essere collocata all’interno del settore degli Specialisti delle scienze gestionali commerciali e bancarie o degli Specialisti in scienze economiche.

Lo stipendio: quanto guadagna in media il Responsabile di Controllo di Gestione?

Ma parlando in soldoni (eheh) quanti soldi fa un Controller

L’orario di lavoro è flessibile e le oscillazioni della retribuzione di questa figura possono essere molto ampie. Dipendono principalmente dalla dimensione aziendale e dai fatturati raggiunti dalle imprese.

Indicativamente, queste oscillazioni possono variare dai 25.000 ai 45.000 euro lordi annui, fino anche a toccare punte di 60.000 euro lordi annui. A questi importi vanno aggiunti i benefici, di cui solitamente usufruisce un dirigente (polizze assicurative, prestiti a tasso agevolato, uso di auto aziendale ecc.). Infatti, il controller è frequentemente inquadrato come Dirigente. Non male.

Il lavoro: quali sono le tendenze occupazionali per questa professione?

La richiesta di Controller da parte delle aziende è crescente, soprattutto perché di difficile reperibilità. Non è semplice trovare una persona col giusto percorso formativo e le elevate competenze tecniche richieste.

Pochi, infatti, riescono ad avere una poliedricità che invece è indispensabile per il controller: conoscere i software gestionali e i sistemi ERP, significa in sostanza abbracciare – e quindi conoscere – tutte le funzioni aziendali.

Per terminare

Beh, senza dubbio possiamo dire che la professione dell’addetto al Reporting e Controllo di Gestione richiede molte skills. Partendo dalla dinamicità, la capacità di analisi, di calcolo, di sintesi, relazionali e chi più ne ha, più ne metta.

Ma come dicono sempre i nonni, chi parte da una innovativa formazione post laurea specifica come quella offerta da AFORISMA – School of management, nel Master in Administration, Finance & Control è già a metà dell’opera.

Un Master di questo tipo trasmette tutte queste competenze in maniera ineccepibile. L’obiettivo è poter avviare fin dal principio una carriera di successo ed entrare sul mercato del lavoro non come novizio, ma dalla porta principale. 

La ricetta è un corpo docente qualificato (la faculty, infatti, è uno degli elementi che ci ha permesso di ottenere la prestigiosa certificazione ASFOR per questo Master) unito ad un elemento distintivo del Master: il percorso di Bilanciamento delle Competenze e Career Counseling, oltre ad una didattica innovativa e un campus nel cuore del Salento. Ma questo non è l’articolo per parlarne, per più informazioni potete sempre andare qui.