Il Marketing Manager: cosa fa, quanto guadagna e come diventarlo

Marketing Manager

Il Marketing Manager: cosa fa, quanto guadagna e cosa fare per diventarlo

Leggenda narra che il Marketing Manager sia un essere mitologico figlio del messaggero degli Dei Hermes e del tasto “skip ad” su Youtube. Nessuno sa chi è. Cosa fa? Quanto sono costosi i regali che potrebbe farci, dovessimo diventare le sue mogli e mariti trofeo?

Assolutamente non per l’ultimo punto, ma per desiderio divulgativo, abbiamo fatto qualche ricerca e abbiamo deciso di dare delle risposte.

Non è un segreto che l’arte del marketing abbia subito una forte trasformazione negli ultimi anni, trasformazione lontana dal fermarsi. Se prima consisteva in un: “ehi guarda che bello, compra!” ora è ascolto, comunicazione, valore e relazione

Per questo motivo, per dirsi esperti nella comunicazione e nel marketing bisogna possedere amore per l’attenzione, sensibilità e un ventaglio di competenze tanto ampio da essere in grado di rinfrescare i mezzogiorni d’agosto.

Queste sono le domande alle quali risponderemo in questo articolo

Cosa fa il Marketing Manager?

Con l’inevitabile adozione, da parte delle aziende, del digitale: il Marketing Manager diventa una figura fondamentale. 

Il Marketing Manager coordina tutte quelle attività che precedono e costituisco il lancio, nonché la successiva vendita, di un prodotto/servizio o un’intera gamma di prodotti/servizi. 

Poi ne va da sé: azienda che vai, funzioni che trovi. Il ruolo del Marketing Manager può cambiare molto da settore a settore. Ma se dovessimo indicare degli elementi spesso presenti nella sua job description, sarebbero questi:

  • studio del mercato di riferimento;
  • definizione del target;
  • analisi dei competitors;
  • sviluppo e test del prodotto;
  • analisi SWOT del prodotto e il suo restyling periodico (il mercato cambia e il Marketing Manager deve essere in grado di cogliere quei segnali e tradurli in modifiche efficaci sul prodotto o servizio);
  • gestione dell’ufficio stampa, organizzazione di eventi e gestione delle relazioni con gli stakeholders;
  • ultimo, ma non meno importante, analisi e applicazione delle strategie di comunicazione, che diverranno operatività.

Quali competenze ha il Marketing Manager?

Tante.

Niente paura: non tutte. Però tante. 

A seconda della specializzazione, nel marketing si possono avere diversi profili manageriali con differenti competenze.

Ciò significa che esiste più di un tipo di Marketing Manager e, competenza più competenza meno, questo è il loro bagaglio di skills:

  • organizzazione (coordinamento; progettazione; pianificazione);
  • creatività (brainstorming; capacità di valutare; ideare strategie);
  • leadership (saper individuare obiettivi; motivare; delegare);
  • comunicazione (collaborazione, ascolto, capacità di dare feedback);
  • empatia (questa la troverete sempre, fatevene una ragione).

Un buon Marketing Manager sa analizzare, ha elementi di statistica, sa strutturare ricerche di mercato, definire un budget, conosce i canali di distribuzione commerciale, tecniche e principi di vendita e comunicazione. 

Tutte queste cose sa dirtele anche in inglese e fa anche il caffè.

Quale percorso di studi è preferibile seguire?

Il primo step è una laurea. 

Per costruire le competenze elencate sopra serve una base di conoscenze: può derivare da una laurea in scienze economiche o da una in scienze della comunicazione

Dopodiché si va ad integrare con una specializzazione post laurea in Marketing e Comunicazione. Molti percorsi sfiorano (se va bene) i temi del marketing legati al web, mentre un Master, se è un buon master, permette di mettere le mani in pasta con approcci più pratici. Ciò significa non solo saper pronunciare, ma anche utilizzare strumenti come Search Engine Optimization, Search Engine Marketing, Email Marketing, Conversion Rate e altri nomi che i nostri genitori non saranno mai in grado di ripetere.

Ciliegina sulla torta: pratica. Dal Master si passa ad uno stage, da uno stage a un lavoro. Le logiche e le regole del marketing si possono apprendere solo seguendo progetti reali nel mercato.

Sviluppi di carriera del Marketing Manager?

Partiamo da una distinzione fondamentale da capire se si vuole perseguire questa professione.

In una piccola realtà

il MM diventa molto più concreto e operativo: tende a seguire ogni aspetto, dalla promozione alla strategia di vendita, dal branding al business dell’azienda.

In un’azienda medio-grande:

l’esperto di marketing si inserisce come assistente di marketing, come “Junior” Product Manager, responsabile di uno specifico prodotto. Dopo la famosa “gavetta” può aspirare al profilo di Brand Manager di una marca, ovvero più prodotti, competenze, responsabilità e, di conseguenza, più $$$.

In sintesi, tenendo conto della fluidità delle professioni del marketing:

Junior Product Manager → Brand Manager → Marketing Manager → Direttore Marketing

Stipendio Medio del Marketing Manager?

Ebbene sì, se la vostra metà è un Marketing Manager potrete fare da moglie/marito trofeo.

Lo dice Michael Page, la società leader nella ricerca di posizioni qualificate di middle e top management, con la sua indagine sulle retribuzioni per le professioni del marketing del 2017.

I compensi sembrano allineati su tutto lo stivale, spiega Filippo Maggi, Executive Director – Sales&Marketing di Michael Page:

un marketing manager con 7-12 anni di esperienza guadagna tra i 50 e i 65 mila euro lordi annui, mentre con 12-15 anni di anzianità nel ruolo si va da un minimo di 65 a un massimo di 80 mila euro, che vengono superati quando si passano i 15 anni di esperienza”.

E se siete tanto bravi da riuscire allo step successivo, la Direzione Marketing, con 10-15 anni di esperienza si può guadagnare tra i 90 e i 120 mila euro (e con più esperienza si continua a salire) ed è subito caviale in piscina.

Conclusioni

AFORISMA dice:

Il Marketing Manager non scherza. E’ una professione che richiede dinamicità, analisi, sintesi, relazioni, creatività, skill come se le vendessero al black friday. Inoltre deve avere competenze manageriali e #restareumile

Consigliamo a chi piacciono le sfide, a chi sa comunicare, a chi sa come utilizzare i suoi strumenti.

Qui ad AFORISMA andiamo pazzi per questo ruolo professionale e *lima unghie* trasmettiamo le competenze necessarie per farlo in maniera, si potrebbe dire, ineccepibile (#restareumili). Quindi se volete unirvi, a noi fa solo piacere, ci troviamo in piscina a mangiare caviale. Ciao povery.